Home » Appalti » La responsabilità solidale » Cosa fare per evitare l’azione di responsabilità solidale
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È necessario che il committente inserisca nel contratto di appalto adeguati strumenti e procedure di controllo circa la correttezza dei pagamenti dei trattamenti retributivi e contributivi da parte dell’appaltatore, oltre che idonee garanzie da parte di quest’ultimo in caso di recriminazioni da parte dei propri dipendenti e collaboratori.
Ne consegue che una reale copertura dai rischi per il committente richiede ulteriori richieste o verifiche da fare sia in occasione della verifica di idoneità tecnico professionale, sia in occasione dei pagamenti delle fatture nel corso dello svolgimento dell’appalto ed è auspicabile che tali previsioni siano inserite come obblighi contrattuali.
Esempi di ulteriore documentazione o coperture da prevedere:
Non bisogna però sottovalutare il fatto che gli adempimenti contrattualmente previsti, se da un lato rappresentano un’idonea garanzia circa il fatto che l’appaltatore abbia impiegato lavoratori regolarmente assunti e che gli stessi abbiano percepito la retribuzione indicata nelle buste paga, non mette al riparo il committente da eventuali recriminazioni da parte dei lavoratori circa l’avvenuta corresponsione della giusta retribuzione alla luce dell’attività effettivamente svolta.
Vi sono aziende che ricorrono all’applicazione di contratti collettivi meno onerosi rispetto a quelli dell’Edilizia, realizzando fenomeni di vero e proprio dumping contrattuale; va da sé che, in tali casi, il rischio vertenziale da parte dei lavoratori impiegati nell’appalto è particolarmente elevato (con rischi, come si è visto, direttamente in capo al committente) e non è certo eliminabile verificando esclusivamente l’avvenuto pagamento delle retribuzioni indicate nelle buste paga.
Per essere certi che l’appaltatore e/o subappaltatore applichi il CCNL dell’Edilizia è IMPORTANTE VERIFICARE CHE IL DURC SIA EMESSO DA INPS INAIL E CASSA EDILE!
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